Termini Utili

Truffa delle false investiture o truffa delle lettere di credito

In questo tipo di truffa, i truffatori si presentano come rappresentanti di una società straniera, che sostiene di essere interessata ad investire in un’azienda italiana. Il truffatore contatta l’azienda italiana e cerca di convincerla ad accettare una lettera di credito o un assegno falso a garanzia dell’investimento. L’azienda italiana, dopo aver ricevuto il pagamento falso, trasferisce i soldi sul conto bancario dei truffatori, che spariranno con il denaro.

In alcuni casi, i truffatori possono chiedere all’azienda italiana di fornire informazioni sensibili o confidenziali, come il codice IBAN dell’azienda o il numero di partita IVA. Queste informazioni possono essere utilizzate successivamente per compiere ulteriori frodi.

In generale, è importante prestare attenzione alle richieste di investimento provenienti da fonti sconosciute e verificare sempre l’autenticità di eventuali lettere di credito o assegni prima di accettarle. Inoltre, è consigliabile contattare la banca o l’autorità competente per verificare la validità della transazione e la legittimità della società straniera che afferma di voler investire.

Ci sono state diverse società italiane che sono state vittime della truffa delle false investiture nel corso degli anni. Ecco alcuni esempi:

Nel 2015, il gruppo italiano Caltagirone è stato vittima di una truffa che ha portato alla perdita di 30 milioni di euro. I truffatori si sono presentati come rappresentanti di una società turca e hanno inviato un assegno falso come garanzia dell’investimento.

Nel 2016, un’azienda italiana di costruzioni è stata truffata di 800.000 euro da una società americana fittizia che sosteneva di voler investire nell’azienda.

Nel 2017, un’azienda italiana di macchinari industriali ha subito una truffa di 1,3 milioni di euro da parte di una società svizzera fittizia che affermava di voler investire nell’azienda.

Nel 2018, una società italiana di produzione di vini è stata truffata di 400.000 euro da una società cinese fittizia che affermava di voler acquistare i prodotti dell’azienda.

Nel 2019, un’azienda italiana di produzione tessile è stata truffata di circa 600.000 euro da un’organizzazione criminale internazionale che si presentava come rappresentante di una società estera di investimenti.

Nel 2020, un’azienda italiana di produzione di componenti elettronici è stata truffata di circa 120.000 euro da un individuo che si presentava come rappresentante di una società estera di investimenti.

Nel 2020, un’azienda italiana di produzione di articoli sportivi è stata truffata di circa 500.000 euro da un’organizzazione criminale internazionale che si presentava come rappresentante di una società estera di investimenti.

Nel 2020, un’azienda italiana di produzione di mobili è stata truffata di circa 200.000 euro da un individuo che si presentava come rappresentante di una società estera di investimenti.

Nel 2021, un’azienda italiana di produzione di impianti elettrici è stata truffata di circa 300.000 euro da un’organizzazione criminale internazionale che si presentava come rappresentante di una società estera di investimenti.

Ci sono state numerose operazioni condotte dalle forze dell’ordine italiane per contrastare le truffe delle false investiture. Ad esempio:

Nel 2017, la Guardia di Finanza ha smantellato un’organizzazione criminale che aveva creato una società fittizia per emettere false lettere di credito e ottenere finanziamenti bancari per l’acquisto di beni di lusso. La truffa avrebbe fruttato circa 3 milioni di euro.

Nel 2018, la Polizia Postale ha arrestato 2 persone sospettate di aver truffato alcune aziende italiane attraverso la falsificazione di lettere di credito per un valore di circa 4 milioni di euro.

Nel 2019, la Procura di Roma ha scoperto un’organizzazione criminale internazionale che aveva truffato diverse aziende italiane utilizzando la tecnica delle false investiture. I truffatori si presentavano come rappresentanti di società estere e chiedevano alle aziende italiane di effettuare bonifici per investimenti che poi non si concretizzavano mai.

Nel 2020, la Guardia di Finanza ha smantellato un’organizzazione criminale che aveva truffato diverse aziende italiane utilizzando la tecnica delle false investiture. I truffatori si presentavano come rappresentanti di società estere e chiedevano alle aziende italiane di effettuare bonifici per investimenti che poi non si concretizzavano mai.

Nel 2021 la Guardia di Finanza ha arrestato 25 persone coinvolte in un’organizzazione criminale che aveva truffato circa 150 imprese italiane attraverso la tecnica delle false investiture, causando un danno di circa 6 milioni di euro.

In conclusione, la truffa delle false investiture rappresenta un serio pericolo per le aziende italiane, che rischiano di perdere ingenti somme di denaro e di subire gravi conseguenze sul piano reputazionale.

Per prevenire questo tipo di frode, è fondamentale prestare attenzione alle richieste di investimento provenienti da fonti sconosciute e verificare sempre l’autenticità di eventuali lettere di credito o assegni prima di accettarle. Inoltre, è consigliabile contattare la banca o l’autorità competente per verificare la validità della transazione e la legittimità della società straniera che afferma di voler investire.

Le autorità italiane stanno lavorando costantemente per contrastare le truffe delle false investiture e ci sono state numerose operazioni di successo in questo senso. Tuttavia, è importante che le aziende rimangano sempre vigili e adottino misure di sicurezza adeguate per proteggere i loro interessi.

PS: Un esempio lo trovate qui: Il finanziatore che fa sognare ad occhi aperti

Mi raccomando come sempre state attentionline.it

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